ESSERE PIANTA, il cortometraggio prodotto da Manifatture Digitali Cinema di Fondazione Sistema Toscana in collaborazione con l’Associazione Vivaisti Italiani – AVI di Pistoia, è stato proiettato, in anteprima, a La Città delle Piante. Dialogo sul vivaismo come motore economico, culturale e sociale per le comunità, l’evento organizzato dall’Associazione Vivaisti Italiani che si è tenuto il 10 dicembre 2025 presso la meravigliosa Sala Maggiore di Palazzo Comunale a Pistoia (in basso, maggiori dettagli sull’evento).
I costumi e le animazioni 2D e 3D del corto, che racconta il mondo del vivaismo con uno sguardo originale e suggestivo (in basso, maggiori dettagli sul corto), sono stati realizzati attraverso 4 laboratori di specializzazione – ad accesso gratuito grazie al sostegno del PR FSE+ 2021-2027 -, che si sono tenuti a MDC Prato e MDC Pistoia tra la metà di settembre e la fine di ottobre 2025.
Laboratori che hanno rappresentato un’occasione per aspiranti sarte e sarti dell’audiovisivo e dello spettacolo e per emergenti animatori 2D e 3D, per misurarsi con materiale destinato alla pubblicazione, sotto la guida di esperti dei settori, nel pieno spirito di Manifatture Digitali Cinema, agenzia formativa che incrocia future maestranze e produzioni, proponendo corsi unici nel loro genere, che garantiscono un upgrade professionale e possibilità di networking senza precedenti.
Sotto, il video di backstage di ESSERE PIANTA e alcuni scatti dei 4 laboratori legati alla realizzazione del cortometraggio.
Il video di backstage
Ecco il video di backstage del corto:
Le foto dei 4 laboratori
Di seguito, alcuni scatti dei 4 corsi di specializzazione:
I costumi per il cortometraggio ESSERE PIANTA




Docenti del corso: Silvia Salvaggio ed Elena Bianchini
Decorazione del costume in stile naturalistico




Docenti del corso: Silvia Salvaggio, Elena Bianchini, Giuseppe Di Somma
Corso di Animazione 2D per il cortometraggio ESSERE PIANTA




Docente del corso: Luca De Crescenzo (Fenix Studios Srl)
3D Video Animation. Surreal Nature




Docente del corso: Riccardo Rossi (Mediacross Agency)
ESSERE PIANTA – Il cortometraggio
Da un soggetto di Luigi Formicola, tratto dagli scritti di Cinzia Zungolo, con la regia di Tobia Pescia e prodotto da Manifatture Digitali Cinema (Fondazione Sistema Toscana)
L’interazione tra uomo e piante è fondamentale per la sopravvivenza, la salute, l’ambiente, l’economia, la cultura e la spiritualità dell’umanità.
Le piante forniscono risorse vitali come cibo, ossigeno e medicinali, influenzano il clima e la qualità dell’acqua, svolgono un ruolo chiave nell’economia agricola e sono parte integrante della cultura e delle pratiche spirituali di molte civiltà.
L’Associazione Vivaisti Italiani, riunendo imprese, territori e competenze, rappresenta un settore strategico del Made in Italy, tanto da posizionare il Paese al secondo posto in Europa per fatturato. Centrale in questa scacchiera verde è la Toscana, capace da sola di coprire un terzo della produzione nazionale. E poi Pistoia, autentico motore del comparto, riconosciuta a livello internazionale per la qualità dei suoi vivai. La provincia conta 1.500 aziende, quasi la metà di quelle censite in Toscana, con oltre 400 milioni di euro di fatturato annuo. Un territorio che ha tutte le potenzialità per diventare un palcoscenico naturale di confronto per l’intero settore.
In questo contesto nasce il cortometraggio ESSERE PIANTA, un’opera che racconta in 13 minuti cinque brevi storie di personaggi legati al mondo del vivaismo pistoiese.
Attraverso la voce dell’attrice Luisa Bosi, lo spettatore viene condotto all’interno di vivai, serre e paesaggi, per scoprire il lavoro quotidiano, l’impegno costante, l’amore e il rispetto per l’ambiente, ma anche la ricerca scientifica che caratterizza questo mondo complesso e noto principalmente agli addetti ai lavori.
I 5 capitoli del corto ESSERE PIANTA
Il corto è suddiviso nei seguenti 5 capitoli:
Capitolo 1 | Accudire le piante
La meraviglia nasce attraverso un contatto immediato, istintivo, come nell’infanzia, che concepisce tutto come gioco e scoperta sensoriale.
Capitolo 2 | Studiare le piante
La meraviglia esplode nello studio specialistico: intenso, totalizzante, rivolto tanto a se stessi quanto all’oggetto della propria ricerca.
Capitolo 3 | Conoscere le piante
Con l’ingresso nel mondo del lavoro, lo studio continua e la conoscenza diventa anche letteraria, artistica, musicale, filosofica, politica… La mediazione tra natura e cultura raggiunge il suo apice: più sappiamo, più cresce la gioia della scoperta e delle possibilità creative.
Capitolo 4 | Amare le piante
Nella maturità avanzata si sente, si ricorda, si soppesa: si pensa in termini di bilancio e, inevitabilmente, di eredità.
Capitolo 5 | Essere pianta
La vecchiaia come attimo epifanico che chiude il cerchio narrativo. Il protagonista, né giovane né vecchio, insieme uomo e donna, incarna una fase di disillusione e rassegnazione, apparentemente priva di emozioni. E proprio da questa sospensione nasce la possibilità di “essere pianta”: un ritorno all’essenziale, un contatto puro con la vita e con il tempo.
La Città delle Piante – L’evento
Il vivaismo come settore strategico nella rigenerazione delle città del futuro; il posizionamento di AVI all’interno di ENA (European Nurserystock Association); la presentazione in anteprima del nuovo Manifesto per l’Europa, promosso dalla Public Affairs Task Force di ENA; le sfide più attuali del settore (ricerca, innovazione, sostenibilità, educazione e formazione); il valore della comunicazione e l’importanza di saper utilizzare linguaggi diversi per raccontare il settore vivaistico in modo efficace e contemporaneo: questi sono i principali temi approfonditi nel corso de La Città delle Piante. Dialogo sul vivaismo come motore economico, culturale e sociale per le comunità, l’incontro aperto al pubblico organizzato dall’Associazione Vivaisti Italiani, che si è tenuto mercoledì 10 dicembre 2025, a partire dalle ore 16.45, presso la Sala Maggiore di Palazzo Comunale a Pistoia.
Sotto, alcune foto dell’evento:








Ad aprire i lavori, è stato il tavolo istituzionale, moderato da Simona Bellocci (Fondazione Sistema Toscana), con gli interventi di Patrizio La Pietra, sottosegretario MASAF, Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, Anna Maria Celesti, sindaca di Pistoia, Luca Gori, presidente della Fondazione CARIPT, Vannino Vannucci, presidente AVI e Francesco Ferrini, presidente del Distretto Vivaistico Ornamentale di Pistoia. Un confronto ricco che ha messo in luce il ruolo del distretto vivaistico pistoiese come eccellenza internazionale capace di generare economia, occupazione e bellezza, e di contribuire al tempo stesso alle grandi sfide del nostro tempo: cambiamenti climatici, biodiversità e rigenerazione urbana.
Vivaismo eccellenza Made in Italy, con cuore storico e produttivo in Toscana
Il vivaismo italiano è oggi riconosciuto in tutto il mondo per la qualità delle sue piante, diventate un simbolo dell’eccellenza produttiva nazionale. L’Italia è il secondo mercato europeo per produzione vivaistica ed esporta in oltre 60 Paesi, posizionandosi come un polo d’innovazione, sostenibilità e cura del paesaggio. In questo panorama la Toscana rappresenta la punta di diamante del settore con circa il 40% della produzione nazionale. Il distretto di Pistoia, con le sue 1.500 aziende e 3.500 ettari coltivati, è un autentico patrimonio produttivo e culturale. Un’eccellenza che può diventare, al pari di olio e vino, un simbolo identitario riconosciuto a livello nazionale e internazionale. Raccontare il valore del verde e diffondere una cultura vivaistica più consapevole significa generare conoscenza, appartenenza e capacità di visione nelle comunità.
Il vivaismo pistoiese è punta di diamante a livello nazionale. Da quando sono diventato sottosegretario mi sono speso molto perché il florovivaismo fosse riconosciuto come settore fondamentale dell’agricoltura italiana. Siamo arrivati così, nel luglio 2024, all’approvazione della legge delega per il florovivaismo. Attendiamo la conclusione dell’iter della finanziaria per cominciare a mettere risorse su questo decreto. Che, posso già anticiparlo, saranno importanti. Una volta concluso il percorso avremo una legge quadro e con questa la costituzione di un ufficio e di un tavolo al Ministero, un piano florovivaistico quinquennale, un marchio di qualità nazionale e anche un’importante valorizzazione per i corsi all’interno degli Its con una formazione specifica sul florovivaismo. Qui una volta di più rinnovo la mia disponibilità, pronto a confrontarci sempre più assiduamente. (Patrizio Giacomo La Pietra, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Agricoltura)
La filiera florovivaistica toscana rappresenta uno degli asset strategici dell’intero comparto agricolo regionale. È per questo che la Regione segue con attenzione e accompagna la progettualità integrata con la quale il Distretto Vivaistico di Pistoia e l’Associazione Vivaisti Italiani stanno operando con positiva sinergia. (Leonardo Marras, Assessore all’Agricoltura della Regione Toscana)Alle sue parole hanno fatto eco quelle del presidente della Regione, , impossibilitato ad essere presente per improrogabili impegni a Roma, arrivate tramite un videomessaggio. «Il settore vivaistico pistoiese ha compiuto sforzi importanti per definire prima e presentare poi, progetti davvero moderni e innovativi, che testimoniano l’impegno di evoluzione del comparto nel segno di una sempre maggiore sostenibilità e del rispetto dell’ambiente, con un’attenzione costante ad offrire ai destinatari una produzione di assoluta qualità nel rispetto delle normative nazionali ed europee. (Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana)
Il vivaismo non è solo un’eccellenza economica: è un patrimonio identitario che fa di Pistoia una capitale europea del verde. La Regione è pronta a sostenerne la crescita con un lavoro comune che valorizzi innovazione, sostenibilità e promozione del settore. Da qui può nascere un modello toscano capace di unire sviluppo, ambiente e comunità. (Bernard Dika, Sottosegretario alla presidenza della Regione Toscana)
Protocollo d’intesa “Pistoia Capitale delle Piante”
Durante l’assemblea, è stato presentato il nuovo protocollo d’intesa tra Associazione Vivaisti Italiani, Fondazione CARIPT e Comune di Pistoia: un progetto pluriennale che trasforma la visione di Pistoia Capitale delle Piante in un percorso concreto di sviluppo territoriale.
L’obiettivo è valorizzare il vivaismo come motore economico, sociale e culturale, costruendo un modello fondato su sostenibilità, innovazione e coesione comunitaria. Il programma prevede azioni concrete in ambiti chiave – educazione, formazione, innovazione, ricerca, cultura e sociale – tra cui attività didattiche dedicate, il potenziamento degli indirizzi scolastici agrari e la nascita di un ITS Green per le competenze del verde urbano. Il protocollo mira inoltre a rafforzare le collaborazioni tra imprese e ricerca, a realizzare eventi di rilievo internazionale e a definire un piano pluriennale di valorizzazione del patrimonio verde con il coinvolgimento attivo della cittadinanza.
Tra le novità annunciate anche il trasferimento della sede AVI negli spazi di Gea, dove sorgerà Pistoia FitoLab, un laboratorio avanzato dedicato al controllo sanitario delle produzioni vivaistiche. Un percorso condiviso che proietta la città verso un ruolo di riferimento nazionale e internazionale nel settore del verde e dell’innovazione ambientale.
L’assemblea di oggi dimostra quanto sia essenziale lavorare insieme, perché solo unendo le strategie con il supporto determinante di enti, istituzioni e comunità possiamo raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti e rendere il vivaismo un vero motore di sviluppo per i territori. I progetti presentati, dal protocollo Pistoia Capitale delle Piante alle iniziative europee, pongono al centro la cultura del verde come valore imprescindibile per le città del futuro. Pistoia, grazie alla sua storia e all’eccellenza della sua produzione, intende consolidarsi come riferimento nazionale ed europeo per le politiche del verde. La nascita di Pistoia FitoLab e l’esempio virtuoso di progetti di economia circolare come Revive Pot e Peatless confermano che innovazione, sostenibilità e qualità sono leve decisive per rafforzare la competitività del vivaismo e generare valore per la comunità. Il nostro impegno è costruire una vera Città delle Piante, in cui sviluppo, responsabilità ambientale e partecipazione camminino insieme. Vannino Vannucci (Presidente di AVI)
Viviamo questa giornata come un momento importante nel cammino di valorizzazione del vivaismo: un’apertura che va ben oltre Pistoia ma che da qui saldamente parte, riconoscendo alla nostra città la centralità nel dibattito, per volume e quindi importanza e autorevolezza. Da sempre parliamo di Pistoia come ‘Città delle piante’: con l’adesione al protocollo l’amministrazione conferma di voler partecipare con ancora più convinzione alla concretizzazione di un percorso. Anna Maria Celesti (Sindaca di Pistoia)
Realizzare un percorso che, coinvolgendo imprese, istituzioni, associazioni e scuole, pone obiettivi di sviluppo sostenibile facendo leva su quella grande risorsa che è il vivaismo per il nostro territorio. Questo è l’intento con il quale Fondazione Caript aderisce al protocollo Pistoia Città del Verde, iniziativa che si affianca ad altri importanti progetti come Pistoia FitoLab, il nuovo laboratorio per il controllo fitosanitario e l’autocertificazione delle produzioni vivaistiche che, con un investimento dedicato, stiamo realizziamo nel Parco Gea a Pistoia. Luca Gori (Presidente di Fondazione Caript)
Un Manifesto per l’Europa: il contributo del vivaismo alle politiche comunitarie
La sessione dedicata alla dimensione europea ha ospitato gli interventi di Josep M. Pagès, Segretario ENA – European Nurserystock Association, Antonio Ceccarelli, Public Affair Task Force ENA e Barbara Magi, Assessore all’Ambiente del Comune di Siena
Il neonato Manifesto dell’Associazione Europea delle Aziende Vivaistiche (ENA) lancia un appello chiaro alle istituzioni UE: i vivai devono essere riconosciuti come partner strategici nelle politiche europee. Con 35.600 aziende, 249mila lavoratori e un valore produttivo annuo di 10,6 miliardi di euro, il settore rappresenta una forza economica e ambientale cruciale, al centro delle sfide legate a resilienza climatica, biodiversità, forestazione urbana e salute pubblica. ENA chiede il pieno riconoscimento del vivaismo nella PAC, il sostegno ai progetti di verde urbano con piante certificate e resilienti, e incentivi per le pratiche produttive sostenibili.
ENA è determinata a collaborare con le istituzioni europee – ha spiegato – per promuovere città più verdi e integrare pienamente il vivaismo nelle politiche dell’UE, riconoscendone ruolo ed esigenze. Chiediamo sostegno ai progetti di rinaturalizzazione e verde urbano basati su piante di qualità, certificate e resilienti e incentivi per le imprese che adottano pratiche sostenibili, affinché il settore sia parte attiva dei meccanismi europei di mitigazione climatica. Con il Manifesto, ENA e le associazioni nazionali si impegnano a contribuire agli obiettivi ambientali dell’Europa: valorizzare i vivai significa garantirsi un alleato determinato nel costruire ecosistemi più sani, città più verdi e un futuro climatico più resiliente. Antonio Ceccarelli (Public Affair Task Force ENA)
Sostenibilità, innovazione ed educazione: comunità unite per l’economia circolare
L’assemblea ha poi dato spazio ai progetti che stanno ridefinendo la filiera green in chiave sostenibile. Sono intervenute Alessia Scappini, amministratrice delegata REVET, Federica Taddei, Dirigente dei servizi educativi del Comune di Pistoia e Margherita De Dominicis, Dirigente scolastica dell’Istituto De Franceschi – Pacinotti. Sono stati approfonditi il progetto europeo Peatless, dedicato allo sviluppo di substrati alternativi alla torba e Revive Pot – Pop Revolution, una delle esperienze più innovative di economia circolare applicata al vivaismo.
Revive Pot: quando la comunità diventa filiera circolare
Frutto della collaborazione tra AVI e Revet, Revive Pot sta trasformando il sistema produttivo toscano grazie a una filiera della plastica completamente chiusa. In sette mesi sono stati prodotti 28 milioni di vasi con un polimero plastico 100% riciclato e riciclabile, a partire da oltre 112 tonnellate di scarti recuperati tra vivai e raccolte domestiche. Un progetto che dimostra come sostenibilità e competitività possano avanzare insieme, generando valore economico e ambientale senza richiedere contributi aggiuntivi.
Peatless: l’Europa che innova
Peatless rappresenta invece la risposta europea alla necessità di ridurre l’uso della torba, risorsa non rinnovabile. AVI guiderà le sperimentazioni in campo nel territorio pistoiese, testando 18 miscele di substrati che arriveranno, entro la fine del progetto, alla selezione di tre soluzioni alternative performanti e sostenibili. Un impegno che conferma il ruolo dell’associazione nella ricerca e nella transizione ecologica del settore.
Progetto educativo POP REVOLUTION. Persone, piante e città
Le testimonianze raccolte durante la sessione hanno sottolineato come sostenibilità, innovazione e educazione possano diventare strumenti di crescita condivisa. Comune di Pistoia, Plures con Revet e Alia, Legambiente e Fondazione Caript collaboreranno a un percorso educativo rivolto alla comunità, con l’obiettivo di diffondere una cultura della circolarità coinvolgendo scuole, famiglie e imprese.
Comunicare la sostenibilità: linguaggi e nuovi media
La sessione Talk Linguaggi ha approfondito il ruolo della comunicazione nel raccontare il vivaismo come fenomeno culturale e sociale contemporaneo. Dirigenti regionali, direttori di media pubblici, divulgatori scientifici e creator digitali hanno analizzato come innovazione, conoscenza e narrazione possano avvicinare i cittadini e le nuove generazioni alle tematiche del verde e della sostenibilità.
Fondazione Sistema Toscana, oltre ad aver supportato l’organizzazione e la promozione dell’evento, accompagna su mandato della Regione, questo processo di valorizzazione del settore vivaistico con i suoi canali e strumenti. Un’azione di informazione e narrazione articolata, attraverso l’ecosistema digitale di intoscana.it e non solo, la redazione video-giornalistica, i social, la produzione di contenuti innovativi ad hoc e un piano di comunicazione crossmediale che farà tesoro dell’esperienza fin qui raggiunta nell’impegno, ormai pluriennale, su altri fronti del mondo agroalimentare, dalle Anteprime del vino a Buy Food passando per la Selezione degli oli. FST sarà quindi, con il suo know-how, uno snodo centrale della comunicazione regionale orientata a illuminare in questo ambito storie, buone pratiche, prodotti e territori.
Così come il food & wine ha fatto della Toscana un brand riconosciuto nel mondo, anche il florovivaismo può diventare un potente ambasciatore della nostra identità. Le piante del distretto non sono solo prodotti eccellenti: sono un racconto di territorio, di cura e di competenze, da valorizzare con la stessa strategia e visione che abbiamo adottato per l’agroalimentare di qualità. In tal modo, il vivaismo rappresenterà la prossima grande filiera identitaria della Toscana. Gennaro Giliberti (Dirigente dell’Assessorato regionale all’agricoltura)
Il florovivaismo è un’eccellenza regionale che Fondazione Sistema Toscana racconta attraverso i suoi canali informativi a partire da intoscana.it e che veicola anche attraverso gli strumenti legati alla promozione turistica digitale poiché è un settore con aspetti interessanti anche per la fruizione turistica innovativa nell’ottica della Toscana diffusa, per viaggiatori attenti ai temi della sostenibilità e della bellezza del paesaggio. FST mette inoltre a disposizione del sistema, anche gli strumenti di valorizzazione culturale e comunicazione audiovisiva con il cortometraggio ESSERE PIANTA, prodotto espressamente per questa filiera che racconta il florovivaismo al di là della sua visione tradizionale e nelle sue plurime sfaccettature. Francesco Palumbo (Direttore di Fondazione Sistema Toscana)
Come raccontare il vivaismo in modo efficace e contemporaneo? Come un’avventura scientifica, tra rischi, pericoli e opportunità. In un mercato che cambia, in un mondo che presenta problemi sempre più grandi, occorre rispondere con il senso dell’avventura e la capacità di adattarsi. ‘Adattamento’ appunto, parola chiave e ispirante. Ciò vale per tutti i settori imprenditoriali, compreso quello vivaistico. È il mercato stesso che lo richiede. E anche la comunicazione deve fare la sua parte. Marco Merola (giornalista e divulgatore scientifico)
Non ci si improvvisa comunicatori digitali, occorre seguire e attuare strategie precise. Creare contenuti è da considerarsi appendice fondamentale di ogni realtà: serve definire un target nella consapevolezza di non poter parlare a tutti, entrare in contatto con la quotidianità del pubblico, far vedere l’azienda e cosa succede lì dentro. Solo così nel tempo si può creare fiducia. E questo passa anche dai social media. Silvia Moroni (ideatrice di Parla Sostenibile)
La cultura audiovisiva come strumento di narrazione
La giornata si è conclusa con la proiezione del cortometraggio ESSERE PIANTA, prodotto da Manifatture Digitali Cinema di Fondazione Sistema Toscana. Il corto, come detto, nasce da un soggetto di Luigi Formicola, tratto dagli scritti di Cinzia Zungolo, con la regia di Tobia Pescia e la voce narrante di Luisa Bosi. A presentare al pubblico ESSERE PIANTA, la direttrice di Toscana Film Commission, Stefania Ippoliti insieme al direttore di Fondazione Sistema Toscana, Francesco Palumbo. Nei loro interventi hanno illustrato come il prodotto audiovisivo sia stato realizzato nell’ambito dei corsi di costumistica, decorazione del tessuto, animazione 3D e animazione 2D che si sono svolti nelle sedi di Prato e Pistoia di Manifatture Digitali Cinema.
Verso una “Città delle Piante“
L’assemblea ha confermato una volontà condivisa: costruire una visione integrata in cui il vivaismo non sia solo un settore produttivo, ma un patrimonio culturale, ecologico e sociale. Grazie al contributo di istituzioni, imprese, scuole e cittadini, Pistoia rafforza il suo ruolo di capitale del verde, aprendo la strada a nuove progettualità locali, nazionali ed europee e consolidando il percorso verso una vera Città delle Piante.
La rigenerazione urbana parte dalla qualità del verde e dalla responsabilità condivisa. Pistoia, con il suo distretto vivaistico riconosciuto in tutto il mondo, può diventare un laboratorio europeo di buone pratiche. Ma non basta piantare alberi: serve conoscenza per riconoscerli come vere infrastrutture, partecipazione per costruire processi condivisi e responsabilità per garantirne la cura nel tempo. Il verde migliora il clima, la salute e la qualità della vita, e va pianificato come una reale infrastruttura urbana. Da Pistoia può partire un modello replicabile per le città del futuro. Francesco Ferrini (Presidente del Distretto Vivaistico-Ornamentale di Pistoia)

