Il cartellone 2025/26 del Teatro Politeama Pratese si intitola 100 anni. Una storia d’Amore. Fu infatti nel 1925 che il teatro di via Garibaldi a Prato venne inaugurato. Primo spettacolo: la Tosca di Puccini, interpretata dal soprano Giuseppina Cobelli. Dopo la sofferta chiusura del 1985, il Politeama Pratese fu riaperto nel 1999, grazie all’entusiasmo di Roberta Betti ed Elvira Trentini, cui si unì tutta la città. Anche allora, la prima rappresentazione, fu il capolavoro lirico del maestro toscano, con Madelyn Monti nel ruolo di Tosca. Il 7 novembre 2025, a cento anni di distanza, sarà di nuovo la Tosca di Giacomo Puccini ad inaugurare la stagione teatrale del Politeama Pratese, mentre domenica 9 novembre aprirà quella sinfonica della Camerata Strumentale di Prato, che fin dalle origini ha nel Politeama la propria casa. Nel ruolo della protagonista, Floria Tosca, il raffinato soprano ellenico Myrtò Papatanasiu, fra le voci più richieste del panorama internazionale. Sul podio, a dirigere la Camerata Strumentale di Prato, il Maestro Jonathan Webb, mentre la regia è affidata a Jacopo Spirei, regista d’opera di fama mondiale.
Sarà una Tosca originale ed innovativa, quella per il Centenario del Politeama Pratese, in cui tutto il teatro, illuminato da Gianni Staropoli, diverrà spazio scenico grazie all’uso di videoproiezioni, coinvolgendo il pubblico come mai prima d’ora. Una Tosca prodotta da Fondazione Politeama e Pratese Camerata Strumentale di Prato, in sinergia con numerose istituzioni e realtà culturali toscane: Comune di Prato, Regione Toscana, Fondazione Teatro Metastasio di Prato, Fondazione Sistema Toscana – Manifatture Digitali Cinema e Fondazione Teatri di Pistoia. Sponsor: Estra e Publiacqua. Media partner: Rete Toscana Classica.
La Tosca per i cento anni del Politeama Pratese – I laboratori di Manifatture Digitali Cinema
Grande è il contributo di Manifatture Digitali Cinema di Fondazione Sistema Toscana al progetto della Tosca con cui si celebreranno i cento anni del Teatro Politeama Pratese. In entrambe le sedi di Manifatture Digitali Cinema, sia quella di Prato che quella di Pistoia, sono stati infatti attivati laboratori incentrati sullo sviluppo dell’opera, tutti ad accesso gratuito grazie al sostegno del PR FSE+ 2021–2027: a MDC Prato, il corso guidato da Silvia Salvaggio Tosca – I costumi visionari, che terminerà il 28 settembre, in cui si realizzeranno gli abiti dei protagonisti, firmati dall’architetto e costume designer Luigi Formicola, con tessuti made in Prato, forniti dalla storica azienda O.B. Stock; a MDC Pistoia, il corso affidato ad Immerxive Srl Videomapping e scenografia digitale per l’opera Tosca, che si chiuderà il 3 ottobre, nel quale si creeranno le suggestive scenografie virtuali che permetteranno al pubblico di stare seduto sulle poltrone e immaginare di essere a palazzo Farnese, a Castel Sant’Angelo, nella Chiesa di Sant’Andrea Della Valle. E sempre a Pistoia, in virtù dell’accordo tra Fondazione Sistema Toscana – Manifatture Digitali Cinema e Fondazione Teatri di Pistoia, sono state costruite le scenografie lignee dello spettacolo, al corso Scenografie teatrali di Tosca per il centenario del Politeama di Prato, che si è svolto tra il 30 giugno e il 5 settembre presso il Laboratorio di Scenografia della Fondazione Teatri di Pistoia.
La Tosca per i cento anni del Politeama Pratese – Un cast di grandi voci e talenti
Nel ruolo di Tosca, come già detto, ci sarà Myrtò Papatanasiu, cantante lirica che ha calcato i palcoscenici di alcuni fra i più grandi teatri e festival del mondo, tra i quali Metropolitan Opera di New York e Covent Garden di Londra, collaborando con direttori come Roberto Abbado, Fabrizio Maria Carminati, Adam Fischer, Ivan Fischer, Gianluigi Gelmetti, Alberto Zedda e registi del calibro di Franco Zeffirelli, che la volle per il ruolo di Violetta nella sua Traviata (2007 e 2009). Il repertorio pucciniano è molto presente anche nel curriculum del tenore di fama internazionale Roberto Aronica, interprete del pittore Cavaradossi, che ha collaborato con direttori d‘orchestra quali Semyon Bychkov, James Conlon, Daniele Gatti, James Levine, Christian Thielemann, Roberto Abbado. A chiudere la carrellata di personaggi principali, nel ruolo del barone Scarpia troveremo il baritono toscano Devid Cecconi, allievo del celebre tenore pratese Lando Bartolini: dopo il debutto dieci anni fa alla Scala, da allora ha continuato a calcare i più prestigiosi palcoscenici italiani e internazionali. Del cast fanno parte il basso Giacomo Pieracci (il console Cesare Angelotti), il baritono Daniele Terenzi (il sagrestano), il tenore Luca Casalin (l’agente di polizia Spoletta), Sophie Gallagher (un pastore), Francesco Rafanelli (un carceriere) insieme all’artista pratese Lorenzo Martinuzzi nella parte di Sciarrone.
La Tosca per i cento anni del Politeama Pratese – La conferenza stampa
Si è tenuta al Teatro Politeama Pratese la conferenza stampa di presentazione della nuova Tosca in arrivo il 7 e il 9 novembre al Politeama, un progetto che, come abbiamo visto, si configura come speciale e straordinario, in ossequio alle celebrazioni per i cento anni di vita del teatro di via Garibaldi a Prato. Alla conferenza, che si è svolta in una sala gremita, sono intervenuti:
- Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana;
- Cristina Manetti, capo di gabinetto della Regione Toscana;
- Beatrice Magnolfi, presidente della Fondazione Politeama Pratese;
- Alberto Batisti, direttore artistico della Camerata Strumentale di Prato;
- Iacopo Di Passio, Presidente di Fondazione Sistema Toscana;
- Luigi Formicola, Project Manager di Manifatture Digitali Cinema (ideatore del videomapping e dei costumi di Tosca);
- Gianfranco Gagliardi, Direttore Generale di Fondazione Teatri di Pistoia;
- Massimo Bressan, Presidente di Fondazione Teatro Metastasio.
Di seguito, alcune foto dell’evento:














La Tosca per i cento anni del Politeama Pratese – Le dichiarazioni
Novembre 2025 sarà un momento speciale per la Toscana e per la nostra cultura. A cento anni dalla storica rappresentazione della Tosca, la nuova produzione che ospiterà il Politeama Pratese, ne sono certo, saprà emozionare e coinvolgere il pubblico. Un progetto ambizioso, che unisce tradizione e innovazione, grazie a un gioco di squadra straordinario. Voglio ringraziare la Fondazione Politeama Pratese e la Camerata Strumentale di Prato, promotrici instancabili di bellezza e cultura, così come il Teatro Metastasio, la Fondazione Teatri di Pistoia, la Scuola di Musica Verdi e le Manifatture Digitali Cinema. Ognuno di loro porta un tassello fondamentale a questo allestimento, che saprà ricreare – anche grazie alle nuove tecnologie – i luoghi iconici della Tosca, da Sant’Andrea della Valle a Castel Sant’Angelo. La Regione Toscana ha voluto con convinzione sostenere questo progetto, perché crediamo in una cultura viva, partecipata, capace di parlare al presente con la forza del nostro straordinario patrimonio artistico. Sarà una festa per la città e per tutta la Toscana. Una festa della musica, del teatro e del talento collettivo (Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana)
Tosca affascina da sempre. Giacomo Puccini la considerava il suo personaggio più moderno, e non a caso: Tosca è una donna forte, appassionata, capace di scelte estreme pur di difendere la propria libertà, la propria dignità e l’amore. Un’eroina tragica ma anche profondamente contemporanea, che può ancora oggi parlare ai giovani, alle nuove generazioni che riconoscono nella lotta tra il bene e il male, nell’ingiustizia e nella rivolta, qualcosa di profondamente attuale. La nuova produzione di Tosca al Politeama Pratese, cento anni dopo la storica rappresentazione, sarà molto più di un evento musicale. Sarà un’occasione per rileggere questa figura femminile alla luce del nostro tempo, con linguaggi rinnovati, grazie al contributo delle nuove tecnologie e alla creatività delle Manifatture Digitali Cinema. Sarà un ponte tra tradizione e innovazione, tra lirica e linguaggi visuali vicini ai giovani, ai loro strumenti, alle loro sensibilità. Un progetto che ha visto la costruzione di un’opera corale, che celebra non solo la musica di Puccini, ma anche il potere della cultura di parlare al presente e al futuro (Cristina Manetti, capo di Gabinetto della Regione Toscana e ideatrice della Toscana delle Donne)
Dopo 100 anni di vita e di amore per le arti dello spettacolo e per la comunità, il Politeama Pratese merita una grande festa. Un evento corale, reso possibile dall’impegno condiviso fra diverse istituzioni culturali. Tosca di Giacomo Puccini ha accompagnato i momenti più significativi nella vita del nostro teatro; questa nuova produzione rende omaggio a un passato di grande valore e insieme esprime la vitalità del tutto contemporanea e multidisciplinare di una istituzione che sa rinnovarsi grazie alle radici profonde nel territorio. Il nostro ringraziamento al Comune di Prato e alla Regione Toscana, agli sponsor e a tutti coloro che stanno lavorando da mesi per rendere possibile questo sogno: la rete fra gli operatori di cultura è il modo più intelligente per raggiungere traguardi ambiziosi. Grazie anche al pubblico che vorrà condividere l’esperienza, dimostrando che vocazione popolare e grande qualità artistica non solo possono, ma devono essere sempre unite. Tanti auguri Politeama! (Beatrice Magnolfi, presidente della Fondazione Politeama Pratese)
La partecipazione è uno dei valori fondativi della Camp. Per questo, celebrare insieme al Teatro Politeama e ad altre realtà culturali del territorio il compleanno della “nostra casa” è stato un gesto naturale. Con la presidente Magnolfi abbiamo condiviso fin dall’inizio l’idea di un allestimento innovativo e sperimentale, in cui protagonista sarà il Teatro voluto dal Banchini insieme alla sua Orchestra, che si esibirà sul palcoscenico. Insieme a loro, protagonista sarà anche il pubblico, chiamato a unirsi al canto e a contribuire alla costruzione musicale di questo capolavoro pucciniano: un modo speciale per vivere insieme una grande festa di compleanno, in cui ognuno potrà sentirsi parte di un’unica grande emozione (Barbara Boganini, sovrintendente della Camerata Strumentale di Prato)

