“L’invenzione dello spazio”. Il documentario interattivo come mezzo per divulgare cultura e attrarre alla visita di luoghi reali

Alla presenza di Franco Farinelli, Luigi Zangheri e Paolo Grossoni, tre dei cinque esperti che accompagnano l’utente nell’innovativa esperienza offerta dal documentario interattivo L’invenzione dello spazio – Ville e Giardini Medicei in Toscana – ideato e diretto da Roberto Malfagia assieme ai professionisti de La Jetée -, lo scorso 29 novembre si è tenuta a Manifatture Digitali Cinema Pisa la cerimonia di consegna degli attestati ai partecipanti al laboratorio Narrazione interattiva e Filmmaking volumetrico RGB+D (I-Doc Medici), protagonisti del primo step produttivo dell’i-Doc, nelle vesti di assistenti alle riprese e al montaggio dei materiali foto-realistici. La giornata è stata l’occasione per parlare nuovamente del documentario interattivo, presentato al 59esimo Festival dei Popoli, e riflettere sul Web come veicolo per divulgare contenuti culturali e attrarre alla visita di luoghi reali.

L’invenzione dello spazio – Ville e Giardini Medicei in Toscana

L’invenzione dello spazio – Ville e Giardini Medicei in Toscana è un carnet di viaggio contemporaneo che per mezzo delle più innovative tecnologie legate alla narrazione interattiva e tridimensionale sul Web, evoca e racconta un mondo ricco di fascino, in cui ogni singolo elemento è uno scrigno culturale. Un mobile, un vaso, un dipinto, una scultura, l’architettura, sono tutti portatori di una visione da riscoprire, per meglio comprendere l’oggi. È il pensiero Rinascimentale, volto a promuovere l’incontro tra arti e scienza, tecnologia e natura. Un intreccio virtuoso, del quale le 14 ville e giardini della famiglia Medici entrati nel 2013 nella Lista Unesco del Patrimonio dell’Umanità rappresentano la sintesi più organica e grandiosa. Nell’i-Doc, l’utente è anche “regista”: ha di fronte a sé vari percorsi possibili da esplorare e può non solo decidere quale strada prendere, ma anche da quale punto partire. La narrazione è suddivisa in cinque macrocategorie, ognuna delle quali viene trattata in interviste a esperti: Architettura (Luigi Zangheri), Botanica (Paolo Grossoni), Economia (Giampiero Nigro), Geografia (Franco Farinelli) e Costume (il premio Oscar Gabriella Pescucci). Le interviste sono fruibili dall’utente con la libertà di interagire con gli elementi infografici che appaiono a corredo e di spostarsi nello spazio quasi a 360°. Una possibilità, questa, offerta dall’utilizzo in fase di produzione del Depthkit, un software capace di combinare il video RGB (le normali riprese video) con le informazioni di profondità registrare dai sensori della Microsoft Kinect. Con la stessa tecnologia sono stati scannerizzati gli oggetti, mentre i modelli delle ville medicee e delle statue che compongono le infografiche, sono stati realizzati attraverso la modellazione 3D, la fotogrammetria e le scansioni laser. Per le riprese e la fotogrammetria aree, sono stati invece utilizzati dei droni. L’ambiente di sviluppo dell’i-Doc è stato interamente costruito con tecnologia Html5 WebGl, pensata per la computer grafica 3D sul Web. Di grande rilievo e importanza è la parte sonora de L’invenzione dello spazio – Ville e Giardini Medicei in Toscana, concepita per un prodotto non lineare, bensì, come si è visto, di interazione. Il suono, spazializzato in 3D tramite sintesi analogica, Max Msp e codifiche in Ambix, ha uno sviluppo drammaturgico e cambia di intensità e natura a seconda delle scelte dell’utente. La Texture del Sound Design è frutto della rielaborazione in chiave elettronica di alcuni brani riprodotti dall’orchestra l’Homme Armé.

I-Doc come nuova forma del narrare

In un contesto in cui è mutata la visione della comunicazione culturale e dei suoi scopi, per l’avvento di nuovi strumenti e approcci, l’evoluzione nelle attese del pubblico legata al cambiamento delle abitudini percettive e la frammentazione e la dispersione dei contenuti informativi, le varie forme del Digital Storytelling sono uno strumento agile e potente per raccontare contenuti culturali. Tra di esse, c’è il documentario interattivo, anche chiamato i-Doc (o Web Doc). Nato per essere fruito attraverso Internet, con una semplice connessione e un Browser, l’i-Doc assume in sé tutte le caratteristiche intrinseche del mondo digitale. Come per le Caravelle portoghesi, che derivarono dall’incontro di due tecnologie navali, quella Nordica (massiccia e solida, adatta a sopportare i marosi oceanici) e quella Mediterranea (leggera ed ergonomica, ottima per velocizzare gli spostamenti nel Mediterraneo), così gli i-Doc sono stati concepiti come prodotti di sintesi tra cinema e nuove tecnologie, con al centro l’utilizzatore finale e la sua possibilità di interagire direttamente con la narrazione e l’esperienza didattico-educativa.

Guarda la fotogallery della giornata:

“Narrazione interattiva e Filmmaking (RGB+D) I-Doc Medici”: i risultati della selezione dei candidati

A seguito del bando per partecipare alla prima Bottega di Alta Specializzazione di Manifatture Digitali Cinema Pisa, dal titolo Narrazione interattiva e Filmmaking (RGB+D). I-Doc Medici, pubblichiamo la lista dei nominativi selezionati.
Obiettivo della Bottega è la produzione di un documentario interattivo che racconti l’unicità delle 14 Ville e Giardini della famiglia Medici, inseriti nella Lista del Patrimonio mondiale Unesco.

Lista selezionati “I-Doc Medici”

Filmmakers

Ambrogi Michele

Cossi Andrea

Cossi Matteo

Costantino Yuri

Dolfi Gianluca

Francesca Federico

Francasi Stefano

Pagliai Matteo

Petracchi Simone

Raspa Stefano

Editors

Canosa Rosa

Monaci Tommaso

Graphic Designers

Piccioli Piero

Torresi Valerio

Sound Designers

Fabbri Fausto

Mininni Eugenio

Storici/Umanisti

Fabbri Martina

Janniello Elena

Porri Marina

Pietrasanta Roberta

Open Night Manifatture Digitali Cinema Pisa

Lunedì 7 maggio sarà presentata a Pisa, in via Nicola Pisano 15 (ex stallette), Manifatture Digitali Cinema Pisa, una struttura dedicata all’innovazione tecnologica e alla ricerca applicate ai nuovi modi di raccontare per immagini, un luogo di incontro tra i professionisti del cinema e dell’innovazione tecnologica, nel quale si svolgeranno laboratori e Hackathon e ci saranno ampi spazi dedicati all’ospitalità delle produzioni cinematografiche.

Per mostrare alla cittadinanza e a tutte le persone interessate Manifatture Digitali Cinema Pisa, lunedì 7 maggio, in via Nicola Pisano 15, ci sarà un evento del tutto speciale: una Open Night, dalle 18.00 alle 23.00, aperta al pubblico, ad ingresso libero. In programma, laboratori per bambini, ragazzi e adulti e la postazione di “Trucco e Parrucco”, per diventare “Star per una notte”.

Open Night – Programma completo

Si parte alle 18.00 con Lab_Crossworld puzzle Photo, in cui i partecipanti saranno invitati a trasformarsi in reporter, documentando Manifatture Digitali Cinema Pisa con scatti fotografici realizzati con lo Smartphone che andranno a comporre un vero “Puzzle fotografico”. Al Lab_InstaStorytelling – pensato sia per ragazzi dai 12 ai 15 anni (dalle 18.00 alle 19.00) che per adulti (dalle ore 20.00 in poi) –, ancora narrazione per immagini.

Alle 18.30 ci sarà Lab_Talk_Storie dei nostri giorni, un incontro con Roberto Malfagia, che introdurrà al mestiere di Storytelling and Interactive Media Designer, mentre al Lab_CineBox il pubblico sarà invitato a “confessare” davanti ad una telecamera qual è il suo film del cuore.

Dalle 18.00 alle 23.00, per chi vuole conoscere da vicino il montaggio video, ecco il laboratorio Editing Totem, nel quale sarà possibile avere a disposizione una vera e propria postazione di montaggio professionale.
Al Lab VR Experience, si potrà invece sperimentare la magia dei video realizzati con la tecnica della realtà virtuale.
Movie Music, sempre dalle 18.00 in poi, darà infine spazio alla musica per il cinema e alle più grandi colonne sonore di ogni tempo.

I partecipanti alla Open Night, lungo tutta la durata dell’evento, potranno inoltre giocare ad essere delle “Star per una notte”, sottoponendosi al “Trucco e Parrucco” dei professionisti del cinema.
Non mancheranno delle postazioni di Street Food, Dj set e performance dal vivo.

Manifatture Digitali Cinema Pisa è un progetto di Mibact DGC, Agenzia per la Coesione Territoriale – Sensi Contemporanei Toscana per il Cinema, Regione Toscana, Fondazione Sistema Toscana e Comune di Pisa.

Il documentario interattivo, una nuova forma del narrare

A Manifatture Digitali Cinema Pisa partirà a breve la Bottega di Alta Specializzazione “Narrazione interattiva e Filmmaking (RGB+D). I-Doc Medici“. Guidati da un team di esperti, i partecipanti alla Bottega di Alta specializzazione avranno l’opportunità di progettare e realizzare un documentario interattivo sulle Ville e i Giardini Medicei Patrimonio mondiale Unesco, sperimentando le virtù e le potenzialità di questa innovativa tipologia di racconto, in una speciale occasione di accrescimento e differenziazione del proprio bagaglio professionale.
Il bando per le selezioni – scaricabile quiscade alle ore 24,00 di sabato 14 aprile.

Ma cos’è un documentario interattivo? È un nuovo modo di narrare storie, mondi, idee attraverso il Web, basato sull’unione tra i più recenti linguaggi informatici ed una combinazione di forme espressive quali filmmaking, fotografia, grafica, infografica e data visualization, animazione, illustrazione, scrittura, voice audio, sound design, video 360° e modellazione 3D. Un mix di elementi di grande impatto e funzionalità, al servizio di molteplici scopi comunicativi e applicabile a qualsiasi genere narrativo: science, fiction, didattica, inchiesta. Tratto distintivo e punto di forza dell’I-Doc è il grado di interattività offerta all’utente. I linguaggi Web consentono infatti agli autori di queste storie digitali di mettere al centro delle loro opere l’utente/fruitore, facendogli acquisire un ruolo chiave: con le proprie scelte di navigazione, seguendo indizi visivi e sonori, questi si muove all’interno del documentario interattivo, creando in tempo reale la sua personale storia. Lo spettatore diventa così autore, innescando un cambiamento di portata epocale nel panorama dei prodotti audiovisivi.

A Bristol, in Inghilterra, si è da poco tenuta la quinta edizione di I-Docs Symposium, un appuntamento biennale che traccia un bilancio su quanto è stato fatto nel campo del documentario interattivo e prova a spingersi nel futuro stimolando il dialogo e la creatività tra gli attori e gli appassionati del settore. Tra i temi trattati nel Simposio, c’erano il possibile apporto degli I-Docs alla sensibilizzazione sui rischi del cambiamento climatico e le nuove frontiere dell’immersività e della virtualità (narrazione sensoriale, intelligenza artificiale, microstorie).

Per farsi un’idea di cosa sia in pratica un documentario interattivo, è utile dare un’occhiata ad un sito che ne raccoglie di interessanti: il portale del MIT Docubase. Ci troverete di tutto: dal doc a 360° del The New York Times “The Displaced“, che esplora la crisi globale dei rifugiati attraverso le vicissitudini di tre bambini di tre Paesi differenti, a “Pregoneros de Medellín“, che catapulta il fruitore nell’importante città colombiana, facendo luce sulla sua cultura attraverso le grida, i canti e le storie dei venditori di strada; dal racconto di un sopravvissuto ad un tornado in “After the Storm“, al viaggio onirico della piccola Maguette Diop, a contatto con gli esseri mitologici di un’altra Dakar in “The other Dakar“.