“Oriente e orientalismi”. Pieno successo per i quattro giorni di full immersion sullo sviluppo di un moodboard con Alessandro Lai e Roberta Orsi Landini

Manifatture Digitali Cinema Prato e il famoso Costume Designer Alessandro Lai, dopo le Botteghe di Alta Specializzazione Costumi Rinascimento e Costumi Rinascimento 2, in cui sono stati sviluppati abiti e accessori per le serie tv di Lux Vide I Medici (Terza Stagione) e Leonardo – e dopo il Master in Costume Design per il cinema, la tv, lo spettacolo La Stoffa dei Sogni, che il pluripremiato costumista di Cagliari ha guidato assieme al premio Oscar Gabriella Pescucci e al Presedente dell’ASC – Associazione Italiana Scenografi, Costumisti e Arredatori Carlo Poggioli -, sono tornati a collaborare nel workshop intensivo Oriente e orientalismi, che si è tenuto al laboratorio di sartoria di MDC Prato dal 16 al 19 dicembre 2021, e che ha visto anche la preziosa presenza della Storica del Tessuto e del Costume Roberta Orsi Landini, protagonista di due esaustivi interventi sulle influenze orientali sui tessuti e la moda dell’Occidente in epoca Medievale e nei periodi Seicento/Settecento.

Un sodalizio, quello tra MDC Prato e Lai – affiancato nel workshop da Rita Cappadonna e Matteo Bartoli – che ha portato anche questa volta ad ottimi risultati.
I 13 partecipanti al workshop, di età, formazione e provenienza geografica diverse (tra di essi, c’erano ragazze poco più che ventenni e persone con maggiore esperienza, persone che venivano dalla Toscana e ragazze del Piemonte e della Lombardia, e addirittura di un Paese extra-europeo come la Bolivia) hanno potuto sperimentare nella teoria e nella pratica quello che è il lavoro preliminare di un costumista che ha appena ricevuto un incarico. Con le informazioni storiche fornitegli sia da Roberta Orsi Landini che dallo stesso Alessandro Lai, i partecipanti si sono cimentati nella stesura di una bozza di moodboard di una potenziale produzione audiovisiva a soggetto fantasy e tinte orientali: l’annunciato remake di Lux Vide Sandokan, del quale proprio Lai firmerà i costumi. I partecipanti hanno dunque composto le pagine di una primissima versione di moodboard, con elenchi completi di personaggi dei quali creare gli abiti, corredati da immagini frutto di loro ricerche storico-artistiche. Oltre all’esercizio di creazione del moodboard, lavoro di cui hanno potuto testare la complessità e la preparazione richiesta non solo nel campo della Moda e del Costume, ma anche in quello della Storia, dell’Antropologia e dell’Arte, i partecipanti hanno prodotto dei moduli su carta lucida destinati alla stampa su tessuto, ricavati da pattern contenuti in saggi etnografici come quelli di Max Tilke. Con l’occasione, c’è stata anche la possibilità, per i partecipanti, di visitare la bellissima mostra del Museo del Tessuto Turandot e l’Oriente fantastico di Puccini, Chini e Caramba.

GALLERY DEL WORKSHOP